La Casa dei lavoratori, nota anche come Grand Hotel, è il più noto esempio del patrimonio architettonico storicistico della città. La costruzione dell’albergo durò due anni (1895-1897) e fu voluta dal latifondista Paunović, che commissionò il progetto all’illustre architetto Vladimir Nikolić. L’albergo, oltre ai contenuti tipici di ogni struttura ricettiva, aveva anche una sala teatrale. Una volta costruito, l’hotel fu dato in affitto e, nel 1918, venduto a un nuovo proprietario, tale Mišo Gotfrid. Il movimento dei lavoratori, molto attivo a Vukovar in quegli anni, sentì il bisogno di dotarsi di una propria sede. E poiché il Grand Hotel nel 1919 era nuovamente in vendita, i lavoratori, fondata la Cooperativa Casa dei lavoratori, con la vendita delle quote in loro possesso ricavarono quanto serviva per rilevare la proprietà del Grand Hotel e lo trasformarono in “Casa dei lavoratori”. In esso, nel 1920, si tenne il II Congresso del Partito Comunista Jugoslavo.